Ogni opera d’arte, cappello incluso, è la sintesi creativa di una visione del mondo e della vita, a cui l’autore è arrivato solo dopo una lunga fatica e molti sacrifici.
Ester è una donna di quasi settant’anni che gestisce un’azienda di cappelli di grande successo a Trieste. Il suo soprannome sul lavoro è ‘il mastino’ perché’ alla creatività di una modista di talento combina la determinazione, la caparbietà e l’intraprendenza di una grande imprenditrice. È lei stessa che si racconta in prima persona ai lettori, dimostrando sia una forte consapevolezza di sé stessa e dei suoi sentimenti sia una grande capacità di autoanalisi che ci coinvolge e ci fa sentire parte di quello che le succede.
Un solo obiettivo e 12 mosse vincenti
Durante i suoi quasi 50 anni di lavoro, Ester ha ottenuto molti successi, gode di un’eccellente reputazione e ha costruito un marchio conosciuto a livello internazionale, ma ha ancora un desiderio inesaudito che vuole realizzare a tutti i costi prima di andare in pensione: conquistare il mercato inglese, patria indiscussa dei cappelli di qualità. Astuta stratega, Ester ha un piano praticamente infallibile fatto di mosse degno di un campione di scacchi per arrivare al suo obiettivo in 12 mesi. La chiave del successo in un mercante chiuso e complesso come quello inglese è assicurarsi il supporto del testimonial giusto che, a suo parere, è Jude Soul, un attore britannico famosissimo e con una passione smodata per i cappelli.
Grazie a una ricerca quasi ossessiva sui social e all’aiuto delle conoscenze giuste, Ester individua dodici cose da fare (una per mese) che la portino a conoscere e convincere l’ancora ignaro Jude Soul a diventare l’ambasciatore dei suoi cappelli a Londra. Determinata a non lasciare niente al caso, Ester decide di pensare lei stessa non solo all’ideazione ma anche alla realizzazione di un cappello unico nel tessuto e nella forma che faccia innamorare Soul a prima vista e lo convinca del prestigio del marchio. Decisione questa che si rivela una fonte di ispirazione e di rinnovata energia creativa che porta Ester a ritrovare l’artista che è sempre stata in lei, ma che per lungo tempo era rimasta intrappolata nella gabbia creata dalle attività e responsabilità quotidiane di un’imprenditrice.
Emozioni e sentimenti tra passato e futuro
La cronaca della conquista del mercato inglese è solo un tassello della storia che, nonostante sia raccontata in un tono divertente e frizzante, tocca dei temi importanti che fanno riflettere i lettori e li fanno immedesimare nella protagonista del romanzo. Il passato che ritorna, i rapporti d’amicizia, il senso di colpa per delle scelte sbagliate, la delusione e il sentimento di essere stati traditi da qualcuno a cui teniamo, la voglia di rifarsi, e i fantasmi del passato che ritornano a sconvolgere il presente sono solo alcuni tra gli ingredienti della storia.
Tuttavia uno dei temi più importanti è il rapporto di Ester con la vecchiaia e la creatività. Nonostante sia convinta che l’artista non vada mai in pensione, perché quello che fa non è una semplice occupazione ma un vero e proprio stato mentale, Ester sente che è giunto il momento di lasciare il suo lavoro da cappellaia e iniziare una nuova vita in cui possa canalizzare la sua creatività e dedicarsi a sé stessa. La sua visione positiva dell’età che avanza è una fonte di grande ispirazione e ci fa capire che non è mai troppo tardi per raggiungere i propri obiettivi e non ci si dovrebbe arrendere alle prime difficoltà – c’è sempre tempo per avere dei progetti e dei sogni per il futuro, e l’istinto di continuare ad evolversi.
Un altro tema che caratterizza la narrazione è l’esplorazione dell’artigianato e dell’imprenditoria italiana, cosi come l’idea della ricerca dell’eccellenza. Ester ci parla delle forme, dei colori, dei tessuti e delle lavorazioni che fanno i suoi cappelli delle opere d’arte uniche e ci trasmette la passione per il proprio lavoro, l’importanza delle piccole cose e del cercare un costante miglioramento. Ma, nonostante Ester sia una donna intelligente, piena di talento e determinata, necessita – come tutti noi – l’aiuto di chi la circonda e del suo team per raggiungere i propri obiettivi.
Un romanzo coinvolgente e appassionante
Lo stile di scrittura accessibile e divertente dell’autrice Tiziana D’Oppido, che è anche traduttrice e interprete, permette al lettore di entrare subito nel romanzo e sentirsi parte di quello che succede a Ester. Il modo di raccontare le persone, i luoghi e gli eventi è molto realistico e ci trasporta immediatamente nel cuore del libro. Alternando momenti divertenti, colpi di scena e temi più seri, l’autrice ci fa anche vivere le stesse emozioni che provano i protagonisti, non solo permettendoci di conoscerli meglio ma anche dandoci la possibilità di riflettere su noi stessi e su come si sentiremmo nella stessa situazione.
Valentina Lorenzon
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